Bruxelles, 19 novembre 2024 – L’Associazione per i mercati finanziari in Europa (AFME) ha presentato il 19 novembre a Bruxelles il tradizionale rapporto annuale “Capital Markets Union – Key Performance Indicators”, realizzato in collaborazione con undici organizzazioni europee e internazionali.
Lo studio analizza i progressi della UE nel rafforzare i mercati dei capitali attraverso 10 indicatori chiave (KPI), esaminando i fattori abilitanti e le barriere che ostacolano l’integrazione e lo sviluppo di un’autentica Unione dei mercati dei capitali. Una delle preoccupazioni più urgenti evidenziate nel rapporto è il deficit di finanziamento annuale della UE di 800 miliardi di euro. Il finanziamento è necessario per aree chiave come la digitalizzazione, le infrastrutture e la sostenibilità, essenziali per rafforzare la competitività europea a lungo termine. AFME sottolinea l’importanza di mobilitare i risparmi delle famiglie, stimando in circa 11 mila miliardi di euro le risorse attualmente detenute in contanti e depositi bancari. Spostare alcuni di questi fondi in veicoli di investimento produttivi sarà essenziale per rafforzare l’ecosistema del mercato dei capitali della UE. “Nonostante i progressi, i nostri mercati continuano a rimanere indietro. Servono riforme coraggiose che mobilitino al meglio i capitali e sblocchino i finanziamenti del settore privato”, ha dichiarato Adam Farkas, Chief Executive Officer di AFME, più volte partner di FeBAF nel Rome Investment Forum, in apertura dei lavori. Tra gli interventi, quelli dell’eurodeputato Fernando Navarrete Rojas (PPE) e di Jan Ceyssens, Head of Unit della Capital Markets Union in DG FISMA (Commissione europea).