Patuelli (ABI): fortissime attese per la prossima legislatura europea
Milano, 20 marzo 2024 – “Abbiamo fortissime attese per la prossima legislatura europea, considerando che la legislatura che abbiamo alle spalle è stata di infinita complessità, tra il Covid, l’inizio del conflitto russo-ucraino prima e di quello in Medio Oriente poi, con l’inflazione che è schizzata in alto e i tassi che erano rimasti quasi a zero per quasi un decennio e sono cresciuti rapidamente, non certo ai livelli multipli a cui gli italiani erano abituati, ma che avevano largamente dimenticato”. Queste le riflessioni espresse dal Presidente dell’ABI, Antonio Patuelli, in apertura dei lavori del Comitato esecutivo dell’Associazione il 20 marzo, svolto alla presenza della Presidente della Commissione ECON del Parlamento europeo, Irene Tinagli. E mentre l’attuale presidenza belga dell’Unione punta a portare a casa gli ultimi dossier ancora aperti – tra cui la strategia per gli investitori al dettaglio (RIS), la riforma della direttiva sulla gestione delle crisi delle banche medio-piccole (CMDI), e la direttiva sulla “due diligence” sostenibile delle imprese (CSDDD) – il mondo finanziario italiano, a cominciare da ABI ed ANIA, presenta in queste settimane le proprie considerazioni sulle priorità dell’agenda economica europea per i prossimi cinque anni. Nella prossima legislatura, qualsiasi fossero gli esiti delle elezioni del 9 giugno, saranno ineludibili i completamenti dell’Unione Bancaria e dei Mercati dei Capitali, così come il rilancio degli investimenti (pubblici e privati) per finanziare i “beni pubblici europei”, tra i quali le infrastrutture e la crescita digitale e sostenibile.
Farina (ANIA) propone pausa legislativa e cooperazione pubblico-privato
Roma, 25 marzo 2024 – Negli ultimi cinque anni i testi normativi europei in materia assicurativa sono triplicati, passando da 21 nel 2019 a 63 nel 2023. Lo ha segnalato ANIA durante un evento che si è tenuto nella sede romana del Parlamento europeo il 25 marzo. Sono numeri “eccessivi”, si legge nel documento presentato in vista della prossima legislatura europea, “perché non consentono alle imprese di mettersi al passo e adeguare il loro business model ai continui cambiamenti e, in alcuni casi, risulta compromessa la competitività dell’industria europea”. Per bocca della Presidente di ANIA, Maria Bianca Farina (testo dell’intervento), il settore chiede una “pausa legislativa” e vede la necessità di semplificazione e razionalizzazione delle norme, con una sistematica valutazione di impatto. Tra le proposte presentate, anche quella di ridurre i requisiti di reportistica: “la Commissione, attraverso l’impegno della sua presidente Ursula von der Leyen, si è impegnata a ridurre gli obblighi di rendicontazione del 25%. Questo è un passo nella giusta direzione e deve essere applicato a tutte le normative». Per fronteggiare i “nuovi” rischi derivanti da cambiamenti climatici, demografici e tecnologici, ANIA propone “una cooperazione tra pubblico e privato a livello Ue”, che si affianchi alle iniziative nazionali “per prepararci a gestire in modo equo le conseguenze di questi cambiamenti e garantire a cittadini e imprese la possibilità di proteggersi”. Infine, ma non da ultimo, ANIA rivendica per gli assicuratori il ruolo di “primari investitori istituzionali e detentori di oltre il 18% del debito pubblico italiano” e dunque dichiarandosi “interessati alla definizione di regole europee di governance economica che bilancino al meglio la stabilità con la necessità di una robusta e stabile crescita economica… Inoltre, siamo interessati a garantire l’utilizzo ottimale dei fondi provenienti dal Recovery Fund per il successo del PNRR”. All’evento sono intervenuti, tra gli altri, i Ministri Antonio Tajani e Raffaele Fitto; Irene Tinagli, Presidente Commissione ECON del Parlamento Europeo; Giancarlo Fancel, Country Manager e CEO di Generali Italia e Matteo Laterza, Amministratore Delegato di UnipolSai.