Bruxelles, 22 marzo 2024 – Il vertice dei leader dell’Eurozona, riunitosi in “formato inclusivo” – e dunque con la partecipazione dei leader di tutti i Paesi della UE – ha adottato le sue conclusioni sulla situazione economica e finanziaria, spingendo molto sulla necessità di accelerare i lavori in corso per il completamento della Unione dei mercati dei capitali (CMU).
Con l’attività economica “sottotono” (“subdued“) nel breve termine, l’inflazione “su un percorso discendente che sostiene i redditi reali”, “ci sono le condizioni per una ripresa graduale in futuro”, si legge nelle conclusioni del Consiglio europeo, che invita anche l’Eurogruppo a monitorare da vicino gli sviluppi economici e di bilancio. “Il continuo e stretto coordinamento delle nostre politiche economiche”, sostengono infatti i leader, “sarà determinante per l’attuazione coerente ed efficace della riforma complessiva del quadro di governance economica della UE” (il nuovo Patto di Stabilità e di Crescita). Inoltre, “mercati dei capitali europei aperti, ben funzionanti e integrati sono fondamentali per promuovere il mercato unico, migliorare le fonti di finanziamento per le imprese in crescita, comprese le PMI, e offrire interessanti opportunità per il risparmio dei cittadini della UE. Questo è fondamentale per stimolare gli investimenti, la competitività e l’innovazione della UE, garantendo così una crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro”, concludono i leader europei. Già l’Eurogruppo del 18 marzo aveva chiesto sostanziali passi avanti sulla CMU, e i capi di stato e di governo europei si sono dichiarati determinati ad accelerare invitando “Parlamento e Consiglio UE a garantire il rapido completamento del lavoro legislativo in sospeso sul piano d’azione del 2020 per la CMU”, e “tutti gli Stati membri a portare avanti i lavori, al fine di garantire la rapida attuazione di tutte le misure delineate nella dichiarazione dell’Eurogruppo”. Del tema si parlerà nuovamente durante il Consiglio europeo straordinario del 17-18 aprile, ma c’è da chiedersi se questa stretta sulla CMU possa portare a reali passi avanti, oppure se si dovrà – più realisticamente – attendere la nuova legislatura europea dopo le elezioni del 9 giugno.