Milano, 15 marzo 2024 – Negli ultimi dieci anni i fondi pan-europei hanno investito 60 miliardi di euro in capitale di rischio di imprese italiane. Sono i dati commentati nei giorni scorsi dal Consiglio Direttivo di AIFI riunito per fare il punto sulla recente tappa nella City del roadshow istituzionale dell’Associazione.
L’attività dei fondi pan-europei negli ultimi dieci anni ha registrato trend di crescita importanti arrivando ad investire 60 miliardi in capitale di rischio, due terzi del totale del mercato italiano. Nel complesso sono stati realizzati 650 investimenti che hanno coinvolto oltre 450 società. “Negli ultimi dieci anni abbiamo visto l’operatività di 190 soggetti e nel 45% dei casi hanno realizzato più di una operazione nel nostro Paese”, ha dichiarato Innocenzo Cipolletta, Presidente di AIFI. “Gli operatori che avevano investito nel 2013 in Italia erano 21 contro i 62 del 2022. Questo conferma il crescente interesse nei confronti delle imprese italiane”, ha aggiunto. Entrando nello specifico degli investimenti, il primo settore risulta essere quello dei beni e servizi industriali, seguito da ICT, medicale e biotecnologie, a dimostrazione dell’interesse degli operatori sia verso settori tradizionali sia verso quelli più innovativi. Con riguardo alla tipologia di operazioni, prevalgono i buy out (le operazioni di acquisizione di un’impresa mediante il ricorso prevalente al capitale di debito) anche se negli ultimi anni è cresciuto il peso delle infrastrutture che attraggono investimenti di dimensioni significative. L’ammontare medio per singola operazione è passato da 57 milioni nel 2013 a 118 nel 2022. Rispetto ai disinvestimenti effettuati, nel caso in cui le aziende siano state vendute a operatori industriali, il 100% delle target companies ha mantenuto sede legale e uffici in Italia.