12 marzo 2024 – Prosegue il trend positivo del private banking italiano, che chiude il 2023 raggiungendo i 1.100 miliardi di euro di masse gestite (+4,7% rispetto al terzo trimestre 2023, +11,2% rispetto al quarto). Nell’anno, gli operatori hanno realizzato una raccolta netta complessiva pari a 37 miliardi.
È quanto emerge dai dati consuntivi 2023 del mercato presentati il 12 marzo dall’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Private Banking (AIPB, aderente a FeBAF). “Un risultato positivo che conferma l’apprezzamento della clientela private per un modello di consulenza professionale che assiste le famiglie verso scelte consapevoli e coerenti con il bilanciamento di obiettivi di breve e medio/lungo termine”, ha commentato Andrea Ragaini, Presidente AIPB. Le condizioni generali di discesa dell’inflazione e stabilità dei tassi fissati dalle banche centrali hanno determinato buoni andamenti sia nel comparto azionario, che ha beneficiato nell’ultima parte dell’anno delle migliori aspettative di crescita, sia nel comparto obbligazionario, le cui rivalutazioni si basano sulle aspettative di abbassamento dei tassi di interesse intraviste dagli analisti nel breve periodo. In questo quadro, gli investitori private hanno privilegiato gli investimenti diretti del comparto amministrato (+37,9% rispetto al 2022): Titoli di Stato e obbligazioni sono cresciuti del 68% mentre le azioni del 17%. I fondi di investimento e le gestioni patrimoniali hanno registrato una crescita positiva, ma inferiore, pari al 7,7%.