31 Ottobre 2023 – “Occorre riformare e ridurre rapidamente la pressione fiscale sul risparmio investito a medio e lungo termine in Italia”. Lo ha affermato Antonio Patuelli, Presidente di ABI, intervenuto alla 99a Giornata Mondiale del Risparmio promossa da ACRI, l’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio, che ha anche ospitato l’ultimo intervento del Governatore Ignazio Visco, al termine del proprio mandato.
Il numero uno dell’associazione di Palazzo Altieri ha chiesto una distinzione nel trattamento degli investimenti in attività produttive rispetto a quelli speculativi: “Il risparmio collocato in liquidità subisce l’aliquota del 26% – ha aggiunto – e gli investimenti nelle imprese di ogni genere sono gravati dal massimo della tassazione: il 24% di lres sugli utili, più l’Irap, più il 26% di ‘cedolare secca’ sui dividendi dei risparmiatori, più l’imposta patrimoniale del bollo e l’addizionale del 3,5% sugli utili delle banche. Una tassazione complessiva che supera il 50% e non incoraggia il risparmio a dirigersi verso investimenti produttivi». La richiesta di un adeguato trattamento fiscale finalizzato a valorizzare la “materia prima” necessaria a realizzare investimenti materiali e immateriali nel Paese è stata fatta anche da Fabio Cerchiai, Presidente FeBAF, intervistato da Class CNBC a margine della Giornata. Per Cerchiai, “il risparmio è la grande ricchezza del Paese necessaria ad un’alleanza sistemica ‘pubblico-privato’. Occorre che questa ricchezza sia indirizzata e promossa verso investimenti di lungo termine – ha ribadito – e per farlo servono incentivi fiscali a favore dei risparmiatori”.