13 settembre 2023 – Mario Draghi studierà come rendere la UE più competitiva. È la proposta fatta dalla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso sullo “Stato dell’Unione” al Parlamento europeo. Von der Leyen ha annunciato di aver chiesto a Mario Draghi di preparare un rapporto sulla competitività futura dell’Europa.
“L’obiettivo”, ha detto, “è arrivare ad una sorta di “whatever it takes” affinché l’Europa mantenga il suo vantaggio competitivo anche in futuro”. La Presidente uscente – si voterà l’insediamento di una nuova Commissione dopo le elezioni del Parlamento UE del giugno 2024 – ha parlato delle sfide per le PMI europee che sono “frenate da processi troppo lunghi”, tali per cui finiscono per “perdere le opportunità di crescita”. Entro la fine dell’anno la Commissione nominerà un inviato per le PMI e “per ogni nuovo atto legislativo effettuerà una verifica della competitività da parte di un comitato indipendente”. Già dal prossimo mese “saranno presentate le prime proposte legislative per ridurre del 25% gli obblighi di rendicontazione”, ha sottolineato. Sulle politiche industriali, l’obiettivo di fondo di Bruxelles è sostenere ogni settore per costruire un modello di business per la decarbonizzazione. Von der Leyen ha anche ringraziato il Parlamento per essersi opposto all’aggressione russa all’Ucraina. Tale unità ha contribuito alla “nascita di una vera Unione geopolitica”: l’Unione europea ha saputo inoltre “rispondere compatta a una Cina assertiva, investire in partenariati importanti per le materie prime nel mondo, costruire un ambizioso Green New Deal come fulcro della nostra economia, tracciare la strada per la transizione digitale… Inoltre, abbiamo approvato lo storico accordo per il NextGenerationEU che combina 800 miliardi di investimenti e riforme, abbiamo posto le basi per un’Unione della salute contribuendo a vaccinare un intero continente durante la pandemia e infine abbiamo iniziato a renderci più indipendenti in settori critici come l’energia, i micro-chip o le materie prime”, ha concluso. 2024 dunque anno decisivo per la UE alle prese con riforme e nuova legislatura sulle quali FeBAF si concentrerà insieme alle sue associate.