Un inizio 2023 positivo, quello del Private Banking Italiano, che chiude il primo trimestre raggiungendo i 1.030 miliardi di masse gestite (+3,7% rispetto ai 994 miliardi del quarto trimestre 2022) e torna così, dopo un anno esatto, sopra “quota mille”. Il primo trimestre 2022 si era infatti chiuso con masse in gestione pari a 1.019 miliardi.
Questi i principali risultati dell’analisi del mercato “servito”, a cura dell’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Private Banking (AIPB), aderente a FeBAF, diffusi nei giorni scorsi. Nei primi tre mesi dell’anno, inoltre, la raccolta netta complessiva realizzata dagli operatori ha chiuso a 13 miliardi, in crescita dell’1,3% rispetto al trimestre precedente. “Guardiamo con soddisfazione ai risultati ottenuti in avvio d’anno, perché ci avviciniamo con largo anticipo alle masse in gestione che avevamo previsto di raggiungere entro il 2023”, ha commentato Andrea Ragaini, Presidente AIPB. Lo scenario macroeconomico e finanziario dei primi tre mesi dell’anno è stato dunque caratterizzato da una performance positiva dei mercati, nonostante lo stop di marzo a seguito delle tensioni nel sistema bancario internazionale (casi SVB e Credit Suisse), l’elevato livello di inflazione (+8,1% Italia, 6,9% UEM e +5,9% USA) e le politiche restrittive delle banche centrali (tassi di riferimento UEM e USA ancora in crescita).