Dal ruolo dell’industria assicurativa alla protezione dai rischi climatici passando per la congiuntura e per l’operazione Eurovita, che fornisce ”un chiaro segnale di fiducia al mercato e agli assicurati e dimostra ancora una volta la solidità, la serietà e il grande senso di responsabilità degli importanti operatori intervenuti, nonché della cultura stessa dell’industria assicurativa nel suo complesso”. E’ stata una relazione a tutto campo quella che la Presidente di Ania, Maria Bianca Farina, ha tenuto il 4 luglio a Roma per l’assemblea annuale dell’associazione.
“L’Italia ha bisogno di protezione dai rischi, di coesione, conciliazione, ripresa demografica, certezze in campo di assistenza sanitaria. Vorrei dire alle Autorità, al governo, che noi ci siamo”, ha scandito la Farina, sottolineando che “il rischio e l’incertezza sono e resteranno le condizioni normali del nostro tempo. Ma non possiamo aspettare che si diradino, prima di iniziare a programmare il futuro. Dobbiamo comunque progettare, investire, fare riforme, agire e preparare l’Italia di domani”. Per la numero uno degli assicuratori italiani, “serve un modello di welfare innovativo che possa integrare nel modo più equo ed efficiente l’uso di risorse pubbliche e private”. E sulla congiuntura: “In un 2022 particolarmente complesso, le compagnie hanno confermato la loro solidità. Tuttavia, la redditività del settore si è ridotta: nei rami danni, nonostante la crescita della raccolta, si sono sentiti gli effetti dell’inflazione”, ha rilevato. All’assemblea di ANIA sono intervenuti come da tradizione il Presidente di IVASS, Luigi Federico Signorini, e il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Tra i messaggi letti dalla Farina, quello del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha ricordato come le imprese assicuratrici siano “elemento essenziale, quali investitori di lungo periodo, per la stabilità finanziaria, contribuendo a sostenere settori determinanti per la crescita del Paese”.