L’associazione delle Società per la Consulenza agli Investimenti (Assoreti) ha presentato nei giorni scorsi una proposta per “promuovere l’occupazione delle nuove generazioni in un settore, quello della consulenza finanziaria, nevralgico per il corretto investimento del risparmio degli italiani”.

Secondo i dati forniti dall’Associazione che aderisce a FeBAF, le reti gestiscono il 15% della ricchezza delle famiglie italiane, risultando quindi determinanti nell’assicurare una crescita equilibrata e sostenibile delle attività economiche del Paese. In un ambito in cui la forza lavoro under 30 rappresenta appena il 3,5% del totale, e nel più generale contesto in cui nel 2050 la quota di individui sopra i 65 anni sarà oltre un terzo della popolazione – secondo i dati della ricerca elaborata dal Centro Arcelli per gli Studi Monetari e Finanziari della Luiss per conto di Assoreti – risulta particolarmente rilevante sostenere i giovani che si mostrano interessati ad intraprendere l’attività di consulente. L’idea è quella di incoraggiare gli ingressi nella professione attraverso l’esonero, per un anno, dal versamento dei minimi contributivi a Enasarco da parte degli under 30. All’evento “Consulenza finanziaria e previdenza complementare, tra trend demografici e ricambio generazionale” del 6 giugno durante il quale è stata sollevata la proposta, sono intervenuti insieme al neo Presidente di Assoreti, Massimo Doris, il Presidente di Enasarco, Alfonsino Mei, Claudio Durigon (Sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) e Federico Freni (Sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze).