Sui temi della riforma degli incentivi alle imprese, del fisco e della correzione all’autonomia differenziata è intervenuta ABI il 30 maggio. Il Presidente Antonio Patuelli ha presentato un documento al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione della riunione con le Associazioni di impresa.
L’ABI ha chiesto al Governo di istituire un tavolo di lavoro con tutte le parti coinvolte per intervenire al più presto sul cuneo fiscale e sui contributi, “per evitare che l’aumento dei salari crei una pressione aggiuntiva sui prezzi”, e dunque faccia impennare ancora di più l’inflazione. Inoltre, nel documento presentato dall’ABI si prevede anche una tassazione inferiore per il risparmio investito nel medio/lungo periodo rispetto a operazioni speculative di breve o brevissimo termine, proposta sulla quale sta lavorando anche un Gruppo di lavoro in sede FeBAF. “La tassazione è un fattore che incide in maniera profonda sull’allocazione del risparmio e sulle scelte di investimento. Occorrono sforzi per attrarre (senza obbligare) strutturalmente nell’economia l’elevata liquidità accumulata in questi anni grazie ai risparmi degli italiani e, al contempo, per incentivare l’afflusso di capitali esteri, impegno cui siamo e saremo chiamati fino a che non si giungerà a una uniformità della pressione fiscale nell’Unione europea”, si legge nel documento. Dal canto suo, il DG di ABI, Giovanni Sabatini, nel corso di un’audizione il 30 maggio in Commissione Industria del Senato sulla delega al governo in materia di revisione del sistema di incentivi alle imprese, riforma già prevista tra gli obiettivi del PNRR, ha ribadito che “Il mondo bancario ritiene fondamentale che nella definizione di nuove misure agevolative sia adeguatamente considerato il ruolo richiesto alle banche per la canalizzazione degli incentivi verso le imprese”. Sarà necessario – ha aggiunto – “che le agevolazioni siano coerenti con le norme di vigilanza europee che governano l’attività bancaria, in caso contrario potrebbero determinarsi rilevanti difficoltà di attuazione e potenzialmente anche effetti controproducenti”.