E’ ripreso nei giorni scorsi il ciclo di incontri dei due Gruppi di Lavoro FeBAF sulla finanza per l’impresa. Coordinata dal Direttore Generale di ANIA, Dario Focarelli, si è tenuta la prima sessione di lavoro del tavolo dedicato agli investitori istituzionali, con la relazione di Fabio Pammolli, Consigliere del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti. Al centro del confronto, le possibili strategie di crescita e capitalizzazione delle imprese nel collegamento con gli strumenti di garanzia nazionali – sui quali sono attese le riflessioni dell’altro Gruppo di Lavoro FeBAF dedicato e in fase di ripartenza – e quelli europei, tra cui, i programmi InvestEU e Next GenEU. Il Gruppo di lavoro sugli investitori istituzionali tornerà a riunirsi nelle prossime settimane, con l’esame del Disegno di legge “Capitali” e avrà l’obiettivo di formulare proposte concrete per un maggior indirizzamento di capitale di rischio a favore delle piccole e medie imprese.
Dopo i temi sul tavolo degli “Investitori Istituzionali” riunitosi la settimana precedente, il 10 maggio sono ripresi anche gli incontri del Gruppo di Lavoro FeBAF “Garanzie PMI” presieduto da Massimo Tononi (Presidente Banco BPM). Al centro della discussione, alla quale sono intervenuti rappresentanti del mondo finanziario, delle imprese ed istituzionale, l’esame del Fondo di Garanzie PMI, che insieme a Garanzia Italia e SupportItalia è lo strumento principe del sistema delle garanzie pubbliche. Alcuni meccanismi del Fondo erano stati riformati nel 2021, ma “congelati” per effetto dei provvedimenti straordinari indotti dalla crisi pandemica prima ed energetica poi. Una riforma, quella del 2021, che – seppure nel breve periodo di sperimentazione e in attesa del suo ritorno alla piena operatività nel 2024 – ha sensibili margini di miglioramento, come ha sottolineato il Vicedirettore Generale di ABI, Gianfranco Torriero, nel presentare possibili proposte di evoluzione del Fondo. I lavori dei due gruppi FeBAF dedicati alla finanza per l’impresa proseguiranno nelle prossime settimane, con l’obiettivo di presentare al Governo misure di policy condivise e coerenti con l’impianto europeo e nazionale di politica industriale.