In Europa, anche sulle regole di bilancio serve “un cambio di passo nei rapporti tra istituzioni e stati membri all’insegna della fiducia reciproca e del comune interesse ad uno sviluppo sostenibile che renda il nostro continente competitivo nei settori strategici e nell’innovazione”. E’ uno dei messaggi contenuti nell’intervento di Fabio Cerchiai, presidente di FeBAF, che ha aperto il 30 marzo la nona edizione del Rome Investment Forum organizzata dalla Federazione. “A questo cambio di passo la definizione di un quadro regolamentare coerente non è estranea, ne è anzi il fondamento che può e deve condurre a maggior produttività delle nostre imprese, ad un incremento non solo quantitativo ma anche qualitativo dell’occupazione, alla crescita economica. Questa – ha spiegato – è a mio parere la strada che può concretamente condurre ad una efficiente, progressiva riduzione del debito pubblico”.
Il numero uno di FeBAF apprezza la flessibilità contenuta nelle linee guida di riforma del Patto di Stabilità e Crescita presentate dalla Commissione, ma invita a valutare con attenzione l’annunciata introduzione di meccanismi automatici- come quelli sulla classificazione degli Stati in tre gruppi a seconda del livello del debito – le cui conseguenze “possono essere molteplici e necessitano di attenta valutazione per i loro potenziali e rilevanti impatti”. Ad avviso di Cerchiai, si apre ora una “doppia sfida per il nostro Paese: quella del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e quella di un’appropriata riforma delle regole di bilancio. Il governo italiano ha esplicitato la sua strategia collegando la nuova politica industriale europea, la riforma degli aiuti di stato e le regole della governance economica della UE e proponendo di conseguenza di rivedere il funzionamento in senso complessivo. Appoggiamo questa visione unitaria e coerente delle politiche europee” e “il settore finanziario è pronto a raccogliere la doppia sfida” proponendo un vero e proprio “patto per il welfare” nel quale pubblico e privato possano – nei rispettivi ambiti – collaborare all’interesse generale e – soprattutto – delle future generazioni”, ha concluso Cerchiai. Al forum di quest’anno – come da tradizione dedicato al ruolo del settore finanziario italiano nel contesto europeo – sono intervenuti il Commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, il Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto e i Presidenti di Abi, Ania, e Aifi, le tre principali associazioni aderenti a FeBAF, rispettivamente Antonio Patuelli, Maria Bianca Farina e Innocenzo Cipolletta.