Sfiora i 6 miliardi la raccolta del private equity e venture capital nel 2022. E’ uno dei risultati contenuti nell’analisi condotta da AIFI in collaborazione con PwC Italia – Deals, sul mercato italiano del capitale di rischio nell’anno 2022, presentata nei giorni scorsi. 5.920 milioni raccolti, in crescita del 3% rispetto al 2021, da 49 operatori (erano 44) con una componente domestica dei fondi raccolti sul mercato pari al 55%.
A livello di fonti, il 18% della raccolta deriva da fondi pensione e casse di previdenza (890 milioni di euro), seguiti dalle assicurazioni (13%) e dalle banche (9%). Si confermano anche i trend sugli investimenti distinti per settori e localizzazione delle operazioni. Tra i settori, il 2022 ha visto al primo posto per numero di investimenti il comparto ICT, con il 27% delle operazioni totali, seguito dai beni e servizi industriali (11%) e dal medicale (10%). A livello geografico la regione che ha totalizzato la gran parte delle operazioni è la Lombardia con il 44% del numero degli investimenti in Italia, seguita da Lazio (10%) e Emilia Romagna (9%). Oltre la metà del numero degli investimenti (53%) ha riguardato imprese che non avevano mai ricevuto capitali dal private equity. Per effetto di questi dati, l’ammontare investito dagli operatori di private equity e venture capital ha raggiunto il livello più alto mai registrato nel mercato italiano, attestandosi a quasi 24 miliardi.