“…Sulla base della comunicazione della Commissione europea fatta lo scorso novembre, intendiamo procedere rapidamente per modificare le regole del Patto di Stabilità e di Crescita (PSC) entro la fine del 2023”. Queste le parole del Ministro delle Finanze svedese, Elisabeth Svantesson, Presidente di turno del Consiglio dei Ministri delle Finanze UE (ECOFIN) pronunciate il 14 febbraio a Bruxelles.
“Il confronto per un accordo sulla revisione del PSC si intensifica in vista del Consiglio dei capi di stato e di governo di fine marzo che dovrà trovare una quadra politica. I temi ancora controversi riguardano il margine di manovra degli stati nella definizione del percorso di riduzione dell’indebitamento; il ruolo della Commissione europea nell’interlocuzione con gli stati membri; il trattamento degli investimenti pubblici considerati strategici; i parametri in base ai quali valutare la sostenibilità del debito. Ultimamente il governo italiano ha esplicitato la sua strategia collegando la nuova politica industriale europea, la riforma degli aiuti di stato e le regole della governance economica della UE rivedendone il funzionamento in senso complessivo. Questo avverrebbe, concretamente, anzitutto modificando diversi progetti di investimenti del Piano di ripresa e resilienza (PNRR) per adeguare il quadro generale alle mutate condizioni dei prezzi e delle catene degli approvvigionamenti e concentrandosi sugli impegni di riconversione ecologica ottenendo flessibilità nell’uso di tutti i fondi europei. Sulle regole di bilancio, non si potrà verosimilmente puntare ad una proroga ulteriore della sospensione del PSC. Al contrario, e come indicato anche nella proposta congiunta di Francia e Italia del 23 dicembre 2021, Roma propone lo scorporo della spesa per alcuni investimenti pubblici che sostengono la crescita nel presupposto di un accordo con la Commissione sul percorso di riduzione del debito. Tra i desiderata del governo italiano – ma non solo – vi è inoltre la creazione di un fondo sovrano per la competitività su cui la Commissione europea ha promesso di presentare una proposta entro l’estate. Sugli scenari di riforma del PSC si concentrerà quest’anno il 30 marzo – all’indomani del Consiglio dei capi di stato e di governo – il Rome Investment Forum 2023 di FeBAF.