Tunisi, Febbraio 2023 – Il mondo finanziario africano guarda all’Europa come possibile modello di sviluppo.
All’inizio di febbraio si è tenuta a Tunisi la riunione annuale del Club dei dirigenti bancari e degli istituti di credito africani – evento co-organizzato dal Consiglio bancario e finanziario tunisino (CBF) – a cui ha partecipato nella sessione plenaria anche il Segretario Generale della FeBAF, Pierfrancesco Gaggi.
Tra i temi in agenda figurano l’evoluzione del quadro regolamentare bancario alla luce delle ultime crisi finanziarie, la gestione e l’assunzione dei rischi nel settore finanziario e bancario e il rafforzamento del quadro normativo nei paesi africani. I partecipanti hanno concordato sul fatto che il numero dei testi normativi adottati a livello internazionale negli ultimi anni, la velocità della loro produzione e il loro crescente livello di complessità facciano pensare ad una vera e propria “inflazione regolamentare”. L’evento si è focalizzato sull’analisi di come tale “corpus” normativo – che per sua natura ha effetti e risvolti globali – abbia potuto impattare sulla ripresa economica post-Covid nel continente africano.
In questo contesto, il Segretario Generale della FeBAF ha richiamato l’esperienza europea nell’ultimo decennio di regolamentazione nel settore bancario, sottolineando come “elementi quali la proporzionalità fra beneficio atteso della norma e costo della sua adozione, così come la realizzazione di una analisi d’impatto complessiva su tutto l’insieme delle norme sottoposte a modifica in un certo arco temporale dovrebbero essere elementi basilari cui le Istituzioni chiamate a regolamentare il settore bancario dovrebbero rifarsi”. Ed ha ribadito l’importanza che le norme in via di adozione assicurino sempre il necessario level playing field fra istituzioni finanziarie e operatori fintech.