E’ stato presentato il 7 febbraio 2023 a Bruxelles il documento finale del gruppo di alto livello (High Level Group – HLG) della Commissione Europea sul futuro della protezione sociale e del welfare state.
Due gli obiettivi del gruppo costituito a fine 2021 come previsto dal Piano d’azione per il pilastro europeo dei diritti sociali: 1) analizzare gli impatti di megatrend come cambiamenti demografici, occupazionali e transizioni “verde” e digitale; 2) fornire indicazioni su come rafforzare protezione sociale e welfare e su come garantire un finanziamento delle politiche sociali equo e sostenibile.
Nel rapporto prendono forma 21 raccomandazioni all’intero “sistema europeo”, Unione europea e Stati membri, elaborate anche a seguito dell’esperienza pandemica e dell’invasione russa dell’Ucraina. Alla luce delle sfide poste da invecchiamento della popolazione e bassa natalità che nel 2030 porteranno la popolazione UE over 65 anni a quasi un quarto del totale, gli Stati saranno chiamati a trovare nuove fonti di finanziamento sostenibile, avvertono gli esperti che esortano i policymaker a realizzare possibili iniziative in materia fiscale, armonizzate a livello UE. Nel contesto della revisione della governance economica europea, il gruppo raccomanda una golden rule sugli investimenti sociali i quali “si scontrano costantemente con pressioni a breve termine per il risanamento dei conti pubblici”. Nelle conclusioni, il documento sottolinea come “Un’Europa sociale dovrebbe supportare l’unione politica dei sistemi nazionali di welfare”. Accanto ai suggerimenti del gruppo, sarà fondamentale valorizzare il ruolo della finanza privata in ambito sociale, ad es. per il finanziamento degli investimenti sociali (di cui un capitolo fondamentale sono le infrastrutture), per l’erogazione di servizi sanitari e di assistenza anche a lungo termine (LTC), e per garantire ai cittadini europei prestazioni previdenziali adeguate. La FeBAF è al lavoro su questi temi, come recentemente annunciato pubblicamente dal presidente Cerchiai.