La Commissione affari economici e monetari (ECON) del Parlamento europeo ha approvato il 24 gennaio 2023 il “pacchetto bancario” con le modifiche al Regolamento sui requisiti patrimoniali-CRR e alla Direttiva sui requisiti patrimoniali-CRD volte a rendere le banche più resistenti agli shock e ad attuare l’accordo di Basilea 3 tenendo conto delle specificità europee.
Diverse le novità contenute nel rapporto votato a larga maggioranza. Tra di esse, il fatto che l”output floor”, che fissa il limite minimo di requisiti patrimoniali calcolati dalle banche utilizzando i loro modelli interni, debba essere consolidato a livello Ue così da avere ponderazioni di rischio comparabili e livelli patrimoniali omogenei e adeguati. Prevista anche una possibile proroga – per le banche interessate – dei periodi transitori applicabili nell’implementazione degli Accordi fino a quattro anni. Particolare attenzione è stata riposta sui rischi ambientali, indicando nell’Autorità bancaria europea (EBA) il regolatore atto a valutare se sia giustificato o meno un trattamento prudenziale dedicato alle esposizioni “brown”. Le banche dovranno inoltre dichiarare l’eventuale esposizione a “criptoasset” e fornire una descrizione specifica delle politiche di gestione del rischio relativo. Infine, il rapporto ECON affronta il tema dell’idoneità dei membri degli organi di gestione degli enti bancari e finanziari, che dovrebbero essere “sufficientemente diversificati” e garantire un adeguato “equilibrio di genere”. E’ attesa ora l’approvazione del “pacchetto bancario” dalla plenaria di Strasburgo, così da avviare il c.d. trilogo con Consiglio e Commissione europei.