Diverse le novità della manovra 2023 che riguardano il mondo degli investimenti e delle imprese, approvata dal Parlamento in chiusura dell’anno appena trascorso. Tra di esse, una fa riferimento ai temi dei Gruppi di Lavoro FeBAF sulla finanza d’impresa: il Fondo di Garanzia per le PMI – lo strumento gestito da Mediocredito Centrale – oltre ad essere stato rifinanziato con 720 milioni di risorse aggiuntive, ha ottenuto la proroga fino al 31 dicembre dell’operatività transitoria e speciale riconosciuta dal “Temporary Crisis Framework” europeo conseguente alla Guerra in Ucraina e alla successiva crisi energetica.
Tra le altre norme di interesse per l’industria finanziaria, la proroga del c.d. “bonus IPO” (Initial Public Offering) per favorire la quotazione delle Pmi in Borsa. Con uno stanziamento di 10 milioni nei prossimi due anni, il bonus prevede un credito d’imposta pari al 50% delle spese di consulenza relative alla quotazione e al contempo ne incrementa l’importo massimo da 200.000 euro a 500.000, ripristinando il tetto iniziale del 2018 che era stato dimezzato lo scorso anno. Si tratta di misure che dovranno essere rese strutturali e rafforzate, ma che vanno nella direzione auspicata da FeBAF di un consolidamento degli strumenti di garanzia e dell’Unione europea dei mercati dei capitali e che saranno oggetto di analisi e confronto nelle prossime riunioni dei gruppi di lavoro della federazione.