Un quadro comune di regole e principi al quale far riferimento è essenziale per la diffusione di pratiche e strumenti di finanza sostenibile. Il punto è che nel mondo, secondo alcune stime, si contano più di venti “quadri comuni” (tassonomie) tra quelli esistenti e in via di definizione e questa proliferazione crea incertezza e frammentazioni dei mercati. Se n’è discusso il 28 novembre al webinar “Toward a global taxonomy: state of the art and key experiences across the world”, promosso da ESGeneration Italy – il network italiano per la finanza sostenibile realizzato da Borsa Italiana, FeBAF e Forum per la finanza sostenibile – nell’ambito delle Settimane Sri.
Al webinar sono state analizzate normative e sviluppi delle “tassonomie green e sociali” presenti nell’Unione europea, ma anche di aree economiche come Cina, UK, Canada e Messico, con i rappresentanti dei centri finanziari locali che hanno portato al tavolo l’auspicio di una tassonomia globale, che avrebbe l’effetto di mobilitare capitali verso attività sostenibili mitigando la pratica del c.d. “greenwashing”. I prossimi anni vedranno impegnate le comunità finanziarie e le loro rappresentanze nella promozione di un maggior dialogo tra i regolatori regionali e globali e tra di essi e il mercato per aumentare la convergenza di regole e standard il più possibile condivisi con gli operatori. Al webinar sono intervenuti rappresentanti di FEBAF, Borsa e Forum (anche nella veste di esponenti di Esgeneration Italy) e di FC4S, la piattaforma globale dei centri finanziari per la sostenibilità promossa dalle Nazioni Unite.