Europa: FeBAF, dopo la crisi serve “stabilizzazione normativa”
Giornata “europea” per la FeBAF il 4 novembre. Il Presidente Abete, insieme ai presidente di Abi, Antonio Patuelli; di Ania, Aldo Minucci; di Assosim, Michele Calzolari (v. intervista) , e di Assofiduciaria, Michele Cattaneo (v. intervista), sono atterrati a Bruxelles per presentare al Parlamento Europeo il documento Temi europei di maggiore rilevanza per il settore finanziario italiano.
La crisi iniziata nel 2008 ha avuto come conseguenza la radicale rivisitazione dell’impianto normativo relativo alla regolamentazione del settore finanziario europeo. E’ arrivato ora il momento di “una stabilizzazione normativa che deve essere consolidata, verificata, se possibile semplificata”, ha detto Luigi Abete incontrando una nutrita delegazione di parlamentari italiani, appartenenti a diversi schieramenti all’interno dell’Europarlamento. L’introduzione di nuove norme – si legge nel documento cui hanno contribuito tutte le associazioni aderenti a FeBAF – non è di per se’ sufficiente a ristabilire la stabilità finanziaria, che deve essere seguita dalla loro effettiva applicazione e dalla valutazione dei risultati”.
L’incontro con i deputati è stato ospitato dal presidente della Commissione Econ dell’Europarlamento, Roberto Gualtieri, che abbiamo intervistato per Lettera f. La giornata “europea” della finanza italiana si è chiusa con una serata di networking alla quale hanno partecipato 200 rappresentanti delle istituzioni europee – tra le quali anche la Banca Europea degli Investimenti, BEI (v. intervista) – e della business community non solo italiana a Bruxelles (come la Federazione Bancaria Europea, FBE – v. intervista).
Già in cantiere le prossime iniziative europee della FeBAF. Due gli obiettivi, ma convergenti: intensificare e semplificare il dialogo con i decisori e regolatori europei, promuovendo allo stesso tempo partnership con le altre rappresentanze imprenditoriali nell’interesse del sistema imprenditoriale italiano e del sistema-paese.