Bruxelles, 30 maggio – L’Unione europea è pronta a rinviare nuovamente l’adozione delle nuove regole globali di Basilea III – che disciplinano il trading e il rischio di mercato delle banche – a causa degli slittamenti sulla normativa già annunciati nel Regno Unito e in attesa di maggiore chiarezza sui piani dell’amministrazione USA di deregolamentazione finanziaria.
“La Commissione adotterà a breve un nuovo atto delegato basato sulle risposte alla consultazione sul tema e sulla propria valutazione tecnica”, ha spiegato nei giorni scorsi Olof Gill, portavoce per i Servizi finanziari dell’esecutivo di Bruxelles. “L’atto delegato proporrà di posticipare di un ulteriore anno, fino al 1° gennaio 2027, la data di introduzione dei requisiti patrimoniali disciplinati dal Fundamental Review of the Trading Book (FRTB)” che ha come obiettivo la misurazione dei rischi in modo più preciso, con un maggiore allineamento tra i requisiti patrimoniali e i pericoli effettivi delle banche nelle attività sui mercati dei capitali. La maggior parte dei requisiti di Basilea 3 è entrata in vigore in Europa nel 2025, per effetto del cosiddetto “pacchetto bancario” varato nel 2024 che prevedeva la possibilità di rinviare o modificare le regole sui rischi di mercato (FRTB) per un periodo di tempo limitato. L’adozione del FRTB nella UE era già stata posticipata di un anno, al 2026, quando era diventato chiaro che gli USA non avrebbero adottato le regole entro la scadenza originaria. L’ultimo rinvio al 1° gennaio 2027 permetterebbe dunque alle banche europee di non trovarsi in una posizione di svantaggio rispetto alle rivali statunitensi e britanniche. Anche la BCE, secondo quanto era emerso dalla risposta alla consultazione della Commissione UE, pur contraria ad un rinvio integrale della normativa si era mostrata disponibile a un compromesso sulle regole sui rischi di mercato e in particolare su quelle che riguardano le banche che applicano i modelli interni per calcolare i requisiti di capitale.