Background
FeBAF aveva già manifestato il proprio interesse al tema della riduzione del rischio da disastri, contribuendo lo scorso maggio assieme allo United Nations Office for Disaster Risk Reduction ad organizzare un convegno dal tema “Reducing Risks in post-2015: Contribution of the Private Sector to Building Resilience to Disasters” nell’ambito dello European Business Summit tenutosi a Bruxelles.
La United Nations International Strategy for Disaster Risk Reduction (UNISDR) è un framework strategico adottato dagli stati membri delle Nazioni Unite nel 2000, con lo scopo di guidare e coordinare gli sforzi di una vasto insieme di soggetti al fine di raggiungere una sostanziale riduzione delle perdite causate da disastri e di costituire nazioni e comunità resilienti, come condizione essenziale per uno sviluppo sostenibile.
UNISDR funziona anche come punto focale per la implementazione della “Hyogo Framework for Action” (HFA), un piano di azione decennale adottato nel 2005 da 168 governi per la protezione contro i disastri. Per raggiungere questo comune obiettivo, UNISDR lavora con una pluralità di soggetti, Stati, organizzazioni intergovernative e non, istituzioni finanziarie, enti tecnici, settore privato e società civile.
Nel riconoscere l’importante ruolo del settore privato, l’UNISDR ha creato un Private Sector Advisory Group (PSAG) che supporta UNISDR con la propria esperienza pratica sul campo e contribuisce con nuove idee. In questo contesto, al fine di coinvolgere ulteriormente il settore privato nelle iniziative sulla DRR, nel maggio 2011 è stata creata la nuova divisione della Private Sector Partnership su DRR (PSP – DRR), che ad oggi conta 69 membri.
La adesione alla Private Sector Partnership su DRR
Per divenire membri si è sottoscritta una dichiarazione (c.d. Statement of Committment), che contiene una Call for Action basata sui seguenti “Five essentials”:
1. Promuovere e sviluppare forme di partnership pubblico / privato 2. Far leva sulla esperienza e sui punti di forza del settore privato 3. Incoraggiare collaborazioni sullo scambio e condivisione di dati 4. Supportare valutazioni dei rischi a livello nazionale e locale 5. Supportare lo sviluppo di leggi, regolamenti, politiche e programmi a livello nazionale e locale.
Si è inoltre specificato che si intende concentrare la propria azione sui punti essenziali 1 e 2, promuovendo il ruolo del settore finanziario e di quello assicurativo in particolare: si presenzierà il dibattito a livello europeo, a partire dal follow up del Green Paper pubblicato dalla Commissione Europea sul tema delle catastrofi nel 2013; a livello nazionale si seguirà il dibattito per la creazione di una collaborazione pubblico / privato sulle catastrofi naturali; si diffonderanno informazioni sul tema, tramite ‘Lettera f’ ed il sito della Federazione; si promuoverà la organizzazione un evento sponsorizzato dal settore privato sul tema.