Roma, 17 ottobre 2024 – “L’alternativa a un mondo sostenibile è un mondo insostenibile. Come l’attuale. E non solo da un punto di vista ambientale, ma anche da quello economico, sociale e istituzionale”.
Con questo monito, Enrico Giovannini, Direttore Scientifico dell’Alleanza per lo sviluppo sostenibile (ASviS), ha richiamato l’attenzione sulle evidenze del Rapporto ASviS 2024 presentato il 17 ottobre all’Acquario di Roma. Dei 37 target misurabili che l’Italia si è impegnata a raggiungere entro il 2030 solo 8 sono raggiungibili, 22 non potranno essere raggiunti e per 7 il risultato è incerto. L’indagine ha messo in luce un peggioramento su diversi fronti come povertà, equilibrio di genere, lavoro, energia, istruzione. Anche a livello UE i progressi risultano insufficienti a centrare gli obiettivi SDG (Sustainable Development Goals). Numerose le proposte contenute nel Rapporto, stilato grazie alla collaborazione degli aderenti all’Alleanza, tra cui FeBAF. Tra quelle “di sistema”, vi è quella di definire il Piano d’accelerazione nazionale per il conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, assegnarne la responsabilità alla Presidenza del Consiglio e integrarlo nei documenti di programmazione economica. All’evento di presentazione sono intervenuti, tra gli altri, i Presidenti dell’Alleanza, Marcella Mallen ed Pierluigi Stefanini, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che hanno ricordato l’importanza di coniugare la sostenibilità in tutte le sue tre componenti ESG (ambiente, sociale e governance) – come FeBAF ha sottolineato in varie occasioni – in coerenza con il rilancio della competitività a livello nazionale ed UE e con i più volte richiamati rapporti degli ex premier Draghi e Letta (quest’ultimo intervenuto alla presentazione).