Milano, 10 maggio – Formazione, comunicazione, collaborazione. Lungo queste tre direttrici si muovono le iniziative del settore bancario contro la violenza di genere. Un impegno a cui le banche dedicano attenzione significativa e crescente. Lo spaccato emerge dall’indagine “Violenza di genere: prevenzione e contrasto. Iniziative delle banche”, promossa da ABI e presentata all’evento annuale di “D&I (Diversity & Inclusion) in Finance”.
La rilevazione, a cui ha partecipato un campione di banche rappresentativo del 57% del settore in termini di totale attivo e del 61% in termini di numero di sportelli, evidenzia – si legge in una nota – 75 iniziative, oltre la metà attive tutto l’anno (55%). “La violenza contro le donne richiede continua attenzione ed impegno condiviso”, ha sottolineato Marco Elio Rottigni, Direttore Generale di ABI, perché “promuovere pari opportunità e prevenzione della violenza è motore di crescita sociale”. Obiettivo della rilevazione è fornire una mappatura delle iniziative realizzate dalle banche in tema di prevenzione e contrasto alla violenza di genere anche in ambito domestico, in tutte le declinazioni (fisica, economica, psicologica), riconducibili al Protocollo ABI e FEduF (Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio costituita su iniziativa dell’ABI nel 2014) con il Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio. Anche ANIA individua nella parità di genere non solo una questione di equità, ma un motore di progresso, innovazione e crescita per tutto il settore assicurativo. E da Insurance Europe, la federazione europea del comparto, ottiene la “certificazione per la parità di genere” grazie alle iniziative realizzate nel 2024.