18 dicembre – Ridurre l’impatto economico delle catastrofi naturali nella UE. È l’obiettivo della Banca centrale europea (BCE) e dell’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIOPA) espresso in un documento congiunto pubblicato nei giorni scorsi. “Questa proposta”, si legge, “risponde all’aumento della frequenza e della gravità delle catastrofi naturali legate ai cambiamenti climatici e alle crescenti perdite economiche che ne derivano. L’obiettivo è proteggere persone, imprese e governi da tali perdite, mitigando al contempo i rischi macroeconomici e quelli per la stabilità finanziaria nella UE”.
Tra il 1981 e il 2023 le catastrofi naturali hanno causato circa 900 miliardi di perdite all’interno della UE, un quinto delle quali negli ultimi tre anni, la maggioranza delle quali non assicurate. Basandosi su strutture nazionali ed europee già esistenti, BCE ed EIOPA propongono una soluzione a livello UE composta da due pilastri complementari. Il primo prevede uno schema volontario di riassicurazione pubblico-privato a livello europeo per aumentare la copertura assicurativa contro il rischio di catastrofi naturali. “Raggruppando i rischi privati e i pericoli in tutta l’Unione, questo schema sfrutterebbe economie di scala e diversificherebbe la copertura dei rischi elevati a livello europeo. Sarebbe finanziato da premi basati sul rischio pagati da (ri)assicuratori o schemi assicurativi nazionali”. Il secondo pilastro prevede la creazione di un fondo europeo per il finanziamento pubblico delle catastrofi per rafforzare la gestione dei rischi pubblici legati alle catastrofi negli Stati membri. “Finanziato tramite contributi obbligatori degli Stati membri, questo fondo aiuterebbe a ricostruire le infrastrutture pubbliche dopo catastrofi naturali, a condizione che gli Stati abbiano attuato misure concordate di mitigazione del rischio prima dell’evento, per minimizzare il rischio morale”. Sulla resilienza del settore assicurativo europeo sono arrivati in questi giorni anche i risultati degli stress test 2024 operati da EIOPA su un campione di 48 imprese assicuratrici europee di 20 Stati membri che rappresentano circa il 75% del mercato dell’area in termini di attività totali. L’esercizio dimostra che gli assicuratori sono complessivamente ben capitalizzati e in grado di soddisfare i requisiti Solvency II anche in caso di shock gravi.