Roma, 28 ottobre – “Il risparmio è, con l’intelligenza artificiale, uno dei fattori indispensabili dello sviluppo. Senza tecnologie si rimane indietro ma senza risparmio non si va avanti. C’è bisogno di un risparmio amico e di un fisco amico del risparmio”. Lo ha sottolineato Antonio Patuelli, Presidente di ABI, nel suo intervento alla 101ª Giornata Mondiale del Risparmio, nella quale è stato presentato il c.d. addendum al protocollo ACRI-MEF firmato dal presidente dell’Associazione che rappresenta le Fondazioni di origine bancaria e le Casse di Risparmio Spa, Giovanni Azzone e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti.
Tra le novità dell’addendum, la possibilità attribuita alle fondazioni di origine bancaria di non cedere – a determinate condizioni – la partecipazione che per valore eccede il 33% del patrimonio dell’ente. Una soluzione che “dà maggiore flessibilità e rafforza un’infrastruttura fondamentale del Paese quale è il sistema bancario”, ha affermato Azzone. Sulla stessa linea, Patuelli: “che ci siano investitori istituzionali saggi, di lungo respiro, collegati ai territori e che non siano speculativi è una benedizione per il mondo bancario italiano”, ha commentato. Durante la Giornata, che ha ospitato il tradizionale intervento del Governatore di Banca d’Italia, Fabio Panetta, è stata presentata l’indagine annuale ACRI-IPSOS sul risparmio degli italiani. Dalla rilevazione emerge un 2025 “a due velocità”: resta diffuso il pessimismo sull’andamento dell’economia italiana ed europea, che tuttavia si attenua rispetto al futuro del proprio territorio.

