Roma, 9 ottobre – L’incidenza sul PIL della spesa per appalti pubblici si avvicina al 15% e dimostra il valore economico, oltre che normativo ed etico del sistema dei controlli atti a prevenire e reprimere comportamenti illeciti. A questi controlli il settore finanziario contribuisce in modo determinante, con la sua attività di presidio, prevenzione e segnalazione applicando con convinzione e rigore le norme e le pratiche anticorruttive. Se n’è discusso alla conferenza “L’uso degli strumenti di intelligenza artificiale e il codice dei contratti pubblici: opportunità e criticità”, organizzata nell’ambito del Master Anticorruzione dell’Università Tor Vergata.
In particolare, l’attività delle banche richiede anche attraverso l’evoluzione tecnologica “l’adeguamento continuo dei propri sistemi procedurali e organizzativi per perseguire obiettivi di crescita sana e robusta orientata alla legalità”, ha detto Fabio Cerchiai, Presidente di FeBAF, intervenendo ai lavori coordinati da Filippo Cucuccio, Direttore Generale dell’ANSPC (Associazione Nazionale per lo Studio dei Problemi del Credito). Le funzioni di controllo, ha evidenziato il Presidente di FeBAF, “non sono solo amministrative e di compliance, ma di business, perché si tratta di un investimento continuo che contribuisce a creare valore sostenibile nel tempo a favore dei vari stakeholder interni ed esterni dell’impresa finanziaria, e soprattutto della comunità”. Per Cerchiai, il sistema dei controlli è “un altro ambito nel quale si attua la partnership pubblico-privato”. E tuttavia, proprio come accade in settori come quello degli investimenti in economia reale e infrastrutture, “per poter declinare al meglio questa collaborazione è necessaria una robusta semplificazione delle norme. La loro complessità potrebbe infatti indurre ad un loro rispetto più formale che sostanziale, con il rischio di non raggiungere compiutamente il risultato finale della regolamentazione, che deve tendere – ha ricordato il Presidente di FeBAF – al perseguimento dell’interesse pubblico attraverso l’efficienza e l’efficacia complessiva del sistema”.

