Roma, 7 ottobre – “In un contesto economico e sociale sempre più complesso, il rapporto tra principi etici e pratiche finanziarie si presenta come una sfida cruciale per costruire un futuro sostenibile, giusto e inclusivo. L’etica deve prevalere anche sul diritto: quando un’operazione economica è giuridicamente lecita, se contrasta con l’etica, non deve essere conclusa. Il minimo dell’etica è la legalità”. Queste le parole del Presidente dell’ABI, Antonio Patuelli, espresse in occasione del convegno “Dialogo su etica e finanza” organizzato dall’ABI e dalla Fondazione Cortile dei Gentili, al quale hanno partecipato, tra gli altri, il Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura e Fondatore della Fondazione “Cortile dei Gentili”, Gianni Franco Papa, Presidente del Comitato tecnico strategico “Evoluzione demografica e servizi bancari” dell’ABI, e Stefano Lucchini, Presidente FEduF.
Per Patuelli occorre distinguere i rendimenti degli investimenti a medio e lungo termine rispetto alle operazioni speculative a brevissimo termine. “Alla base dell’economia e della finanza vi è il risparmio che va sempre rispettato quale energia fondamentale per lo sviluppo e l’occupazione”, ha ricordato il Presidente dell’ABI. “Gli investimenti del risparmio nell’economia produttiva non producono rendite, ma rendimenti più o meno basati sul rischio”. Per Patuelli, dunque, il risparmio “necessita maggior rispetto per i singoli risparmiatori e per i loro investimenti di fronte alle potenzialità e ai rischi delle sempre più nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale”. Nel suo intervento, il Cardinale Gianfranco Ravasi ha osservato come sia importante la differenziazione tra il “mezzo” – che è la finanza – e il “fine” – che è l’economia. “Non sono sinonimi”, ha ricordato, perché l’economia è “la legge della casa del mondo” e “deve comprendere molto più della semplice questione finanziaria, dei mercati, dei modelli di sviluppo, deve comprendere una visione più grande”. La finanza va collocata “nell’economia e l’economia va collocata nell’alveo della filosofia morale”, ha concluso.

