15 settembre – La vigilanza diretta da parte dell’Esma – l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati – dei principali fornitori di servizi di crypto-asset; il rafforzamento delle norme per le piattaforme che operano al di fuori dell’Unione Europea ma che si rivolgono agli investitori europei; migliore supervisione, anche attraverso una verifica indipendente della sicurezza dei propri sistemi informatici, delle piattaforme degli operatori per limitare i cyber risk; chiarimento del processo di esame dei documenti informativi obbligatori (white paper) e possibile creazione di un punto di accesso unico per la presentazione e la gestione delle offerte di token (escluse le stablecoin, le criptovalute il cui valore è legato a un asset stabile).
Sono le quattro proposte migliorative del Regolamento europeo MiCA (Markets in Crypto-Assets Regulation) presentate nei giorni scorsi da tre autorità di vigilanza europee, l’italiana Consob, la francese Autorité des Marchés Financiers (Amf) e l’austriaca Finanzmarktaufsichtsbehörde (Fma). Sulla base dell’esperienza acquisita nei primi mesi di attuazione del regolamento che ha reso comunque la disciplina europea all’avanguardia nella vigilanza delle cripto-attività, le tre autorità ritengono che tali proposte, non esaustive rispetto alle questioni sollevate dall’applicazione della normativa, possano garantire una vigilanza più efficace sui mercati, rafforzando la competitività degli operatori europei e fornendo una migliore protezione agli investitori.

