Milano, 13 maggio – “Serve un aggiornamento normativo che valorizzi pienamente il potenziale delle cartolarizzazioni, allineandole alle migliori pratiche europee”. Così Davide Albertini Petroni, Presidente di Confindustria Assoimmobiliare alla presentazione del Quaderno “Cartolarizzazioni immobiliari. opportunità di crescita e di liquidità per il Real Estate”.
Le proposte dell’associazione che aderisce a FeBAF puntano a ridurre le asimmetrie fiscali e normative che pesano sulle cartolarizzazioni rispetto ad altri strumenti finanziari, per renderle “una leva strategica per l’attrazione di capitali, la transizione energetica, lo sviluppo del residenziale, l’hotellerie e la rigenerazione urbana”, si legge nel comunicato. Inoltre, in un contesto in cui l’economia italiana “è chiamata a perseguire obiettivi complessi come la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio”, diventa sempre più urgente “ampliare gli strumenti finanziari capaci di attrarre capitali pazienti e stabili”. Sebbene il patrimonio immobiliare non residenziale sia stimato in circa 780 miliardi, in Italia solo il 17% è detenuto da investitori istituzionali, contro il 43% in Francia e il 52% nel Regno Unito. Anche i volumi annui di investimento, pari a 10-12 miliardi, risultano significativamente inferiori rispetto ai principali mercati europei. “Un ritardo che rappresenta una criticità ma anche una importante opportunità di crescita”, osserva il Presidente Albertini Petroni.