Bruxelles, 4 aprile – Le tre Autorità di vigilanza europee (EBA per le banche, EIOPA per le assicurazioni e pensioni aziendali e professionali ed ESMA per i mercati finanziari) indicano, nella loro valutazione comune aggiornata sui rischi e le vulnerabilità del sistema finanziario, che “le crescenti tensioni geopolitiche e i crescenti rischi informatici presentano sfide significative per la stabilità finanziaria”.
Tra le principali preoccupazioni, quelle legate a controversie commerciali, conflitti internazionali in corso e la prospettiva di frammentazione economica, che richiedono “una maggiore vigilanza e adattabilità da parte di supervisori ed enti finanziari”. Nel rapporto vengono indicati gli effetti a lungo termine più significativi per l’Europa, e tra questi il possibile rallentamento della crescita e l’aumento del rischio di credito di alcuni settori produttivi a causa dei dazi annunciati e appena introdotti negli USA, ma anche gli squilibri sulle politiche monetarie divergenti che potrebbero portare a un deprezzamento dell’euro (o a una sua maggiore volatilità rispetto al dollaro). Per gli assicuratori, in particolare, si segnalano potenziali costi di riassicurazione più elevati in quanto più esposti alla volatilità della valuta e maggiori costi dei sinistri. Per gli investitori, si prevede che i rendimenti possano peggiorare, soprattutto nei settori più esposti alle catene di approvvigionamento. Inoltre, a maggiore volatilità del mercato – e ad un più alto rischio di liquidità – potrebbe corrispondere un aumento degli spread creditizi sia nei mercati del debito sovrano che in quelli aziendali. In sostanza, le Autorità europee di vigilanza avvertono che “la frammentazione geopolitica rischia di aumentare quella normativa globale e di influenzare la stabilità finanziaria, la concorrenza e le condizioni di parità del mercato finanziario”.