26 febbraio, Bruxelles – 6,3 miliardi di risparmi sui costi amministrativi annui e 50 miliardi addizionali per investimenti pubblici e privati. È quanto si potrebbe ottenere, ad avviso della Commissione UE, se le sue proposte di semplificazione (cd. Pacchetto Omnibus) pubblicate il 26 febbraio in tema di sostenibilità venissero attuate. Il pacchetto propone di semplificare le norme UE in materia di rendicontazione e due diligence di sostenibilità al fine di stimolare la competitività, sbloccare ulteriori capacità di investimento e ridurre gli oneri amministrativi a carico delle imprese di almeno il 25% (35% per le PMI), concentrando l’ambito di applicazione solo sulle imprese più grandi.
Il nuovo perimetro di applicazione della CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) interesserà solo le imprese con più di 1.000 dipendenti (e almeno 50 mln di fatturato o 25 mln di bilancio), con un taglio di circa l’80% delle aziende coinvolte, che saranno quindi 10.000. Semplificazioni riguardano il DNHS (Do No Significant Harm) e gli standard di rendicontazione. Anche l’obbligo di rendicontare l’allineamento alla tassonomia cambia notevolmente: secondo la proposta, riguarderebbe solo le imprese soggette alla Corporate Sustainability Due Diligence Directive – CSDDD (quelle con 1.000 dipendenti e 450 mln di fatturato). Più tempo viene concesso per adattarsi al quadro regolamentare, con un posticipo fino a 2 anni dell’entrata in vigore della CSRD per le aziende che non erano precedentemente tenute alla presentazione della dichiarazione non finanziaria. Il dossier passa ora a Consiglio e Parlamento europei. Negli stessi giorni, la Commissione UE ha presentato anche il Clean Industrial Deal, una strategia di decarbonizzazione che reindustrializza l’Europa puntando a tecnologie pulite e industrie ad alta intensità energetica, stimolando competitività, innovazione e indipendenza strategica. Previsti oltre 100 miliardi di finanziamenti frutto della revisione di InvestEU e del Fondo per l’Innovazione insieme alla proposta di una Banca per la decarbonizzazione industriale e alla definizione di un nuovo quadro di aiuti di Stato dedicato.