Bruxelles, 11 febbraio – Semplificazione normativa, sicurezza e competitività. È il tris che ha messo sul tavolo la Commissione europea presentando nei giorni scorsi all’europarlamento il Work Programme 2025, incentrato in gran parte sull’agenda Draghi. Durante il suo intervento, il Commissario europeo all’economia, Valdis Dombrovskis, ha sottolineato che “semplificazione non significa deregolamentazione”, ma “garantire il raggiungimento dei nostri obiettivi con norme e regolamenti che siano praticabili, efficaci e coerenti”.
A guidare questa strategia sarà la bussola per la competitività (Competitiveness Compass), che orienterà le azioni della Commissione durante l’intero mandato. Tra i dossier del programma di lavoro segnaliamo la creazione della Savings and Investments Union (SIU), evoluzione dell’ “incompiuta” CMU, che mira a realizzare nelle intenzioni un mercato unico dei capitali, migliorando l’accesso ai finanziamenti per le imprese e accrescendo le opportunità di investimento per i risparmiatori. Un ruolo chiave sarà svolto anche dalla revisione del quadro normativo per le cartolarizzazioni (Securitisation Framework), con l’obiettivo di potenziarne il mercato. Per favorire l’armonizzazione tra le strategie nazionali e le priorità europee, la Commissione propone inoltre il Competitiveness Coordination Tool, che completerà il processo di coordinamento delle politiche economiche nazionali del c.d. Semestre europeo. Un’attenzione particolare è dedicata alla semplificazione normativa, con l’introduzione di una prima serie di pacchetti (Omnibus proposals), concepiti per ridurre gli oneri burocratici in tre ambiti chiave, nell’ordine: la finanza sostenibile; la creazione di una nuova categoria di small mid-caps per agevolare l’accesso al mercato delle imprese in crescita; gli strumenti di investimento europei, con interventi su InvestEU e altri meccanismi di finanziamento. La Commissione ha anche annunciato il ritiro di 37 proposte legislative che erano bloccate nell’iter di approvazione o ormai obsolete e l’avvio di altrettanti esercizi di valutazione (fitness checks) per identificare possibili semplificazioni e riduzioni dei costi amministrativi. Tra i dossier che Bruxelles intende tuttavia portare avanti rientra la proposta di regolamento che norma l’accesso ai dati finanziari (Financial Data Access Regulation – FiDA).