Roma, 22 gennaio – 6.500 miliardi di euro è la cifra che dovrebbe affluire sui mercati dei capitali dell’eurozona per allinearla agli Stati Uniti nel rapporto tra liquidità disponibile (in contanti e sui conti correnti bancari) e il totale degli strumenti finanziari, come azioni, obbligazioni, quote di fondi comuni, prodotti assicurativi e pensionistici. Lo indica il Rapporto “Tendenze e sfide per il settore finanziario italiano”, pubblicato nei giorni scorsi dalla Consob.
Dallo studio emerge che nei portafogli delle famiglie americane il rapporto tra liquidità e strumenti di mercato era nel 2024 al 17%, contro il 60% dell’eurozona (e il 48% dell’Italia). È l’ennesimo campanello d’allarme rispetto alla insufficiente capacità dei mercati dei capitali europei di canalizzare il risparmio privato per finanziare le imprese e l’economia reale. Con effetti inevitabili sui tassi di crescita e sulla ricchezza privata, con le famiglie americane che detengono il triplo della ricchezza delle famiglie europee pur a fronte di tassi di risparmio nettamente inferiori. Il Rapporto conferma, inoltre, che il fenomeno del delisting (rimozione di un titolo azionario da un mercato su cui è quotato) continua a interessare i mercati dell’eurozona e, in particolare, l’Italia, e che per favorire un maggiore sviluppo dei mercati occorre incoraggiare anche la partecipazione degli investitori istituzionali. Per facilitare l’accesso ai mercati dei capitali da parte delle imprese e consentire che maggiori risorse finanziarie affluiscano nei mercati è importante proseguire nella semplificazione del quadro normativo e intensificare le attività di educazione finanziaria per famiglie e imprese, in particolare PMI.