19 novembre 2024 – Le perdite dovute al solo rischio di transizione difficilmente minacciano la stabilità finanziaria della UE. È questa l’importante conclusione cui arriva l’analisi condotta dalle tre autorità finanziarie europee – EBA per le banche, EIOPA per le assicurazioni ed ESMA per i mercati finanziari – e dalla Banca centrale europea (BCE) per verificare gli impatti dello scenario climatico “Fit-for-55” pubblicata il 19 novembre.
In base agli scenari esaminati, indica il rapporto, “è improbabile che i soli rischi di transizione minaccino la stabilità finanziaria. Tuttavia, quando i rischi di transizione sono combinati con shock macroeconomici, possono aumentare le perdite per le istituzioni finanziarie e possono portare a rotture”. Ciò richiederebbe dunque, secondo i regolatori UE, “un approccio coordinato al finanziamento della transizione verde e la necessità per le istituzioni finanziarie di integrare i rischi climatici nella loro gestione del rischio in modo completo e tempestivo”. L’esercizio, il primo stress test sul clima per l’intero settore finanziario, ha coinvolto migliaia di operatori nei settori bancario, assicurativo, degli istituti di previdenza professionale e dei fondi di investimento. È stato condotto su tre scenari sviluppati dall’European Systemic Risk Board (ESRB) che incorporano diversi livelli di rischi partendo dal presupposto che il pacchetto “Fit-for-55” venga implementato come previsto e che quindi si riducano del 55% le emissioni all’interno della UE entro il 2030 per arrivare ad un impatto climatico “zero” nel 2050.