Bruxelles, 12 novembre – Politica di coesione, fondi dei PNRR e quadro pluriennale di bilancio. Questi i temi principali affrontati durante l’audizione (c.d. confirmation hearing) dal designato Vicepresidente esecutivo per la Coesione e le Riforme della prossima Commissione europea, Raffaele Fitto.
“La politica di Coesione vale circa un terzo dell’attuale bilancio pluriennale. Deve rimanere centrale nel prossimo Quadro di finanza pluriennale (QFP), essere adeguatamente finanziata e meglio allineata alle priorità dell’Unione”. Per Fitto, che è intervenuto in Commissione Sviluppo Regionale (REGI) integrata da altre sei Commissioni, la politica di coesione è “fondamentale per raggiungere gli obiettivi climatici concordati, e affrontare le sfide demografiche”. Per quel che riguarda il Recovery and Resilience Fund (RRF) europeo, il Vicepresidente designato ha sottolineato, durante l’audizione chiamata a valutarne l’adeguatezza a ricoprire l’incarico, che “la semplificazione dei processi sarà un tema centrale per accelerare la distribuzione dei fondi e garantire che le riforme necessarie siano realizzate entro il 2026”. In tal senso, ha aggiunto, “collaborerò con il Commissario designato all’ Economia e produttività, Attuazione e semplificazione, Valdis Dombrovskis, che a sua volta, durante la confirmation hearing svoltasi il 7 novembre, aveva anche posto l’accento sul Nuovo Quadro di Governance Economica entrato in vigore ad aprile. Tale nuovo Patto di Stabilità e Crescita “offre agli Stati membri un margine maggiore di manovra per effettuare investimenti a favore della crescita, e rafforzerà anche la fiducia dei mercati, garantendo la sostenibilità fiscale”, aveva dichiarato Dombrovskis. Entrambi i candidati hanno ribadito il termine per l’attuazione delle riforme e degli investimenti previsti dai singoli PNRR: il 2026, senza possibilità di proroghe. Qualora tutti i candidati commissari e Vice presidenti troveranno il “nulla osta” nelle rispettive audizioni, cosa che al momento non può darsi per scontata, il 27 novembre potrebbe concretizzarsi il voto finale in plenaria del Parlamento Europeo sulla totalità dei Commissari designati e dunque sul nuovo esecutivo europeo guidato da Ursula von der Leyen.