Roma, 8 novembre 2024 – “Complessivamente il maggior gettito derivante dal posticipo dell’utilizzo delle imposte anticipate (DTA) è nell’ordine dei 4 miliardi di euro […]. In sostanza, il rinvio comporta un costo per le banche”. Così ABI nella memoria sulla manovra depositata oggi in Parlamento.
Il Disegno di legge, per i periodi di imposta 2025-2026, prevede infatti il congelamento delle cosiddette “Deferred Tax Assets (DTA)”, le deduzioni fiscali applicate alle eventuali svalutazioni sugli impieghi. ABI solleva anche altre questioni. In particolare chiede la reintroduzione dell’Ace (aiuto alla crescita economica) per facilitare “patrimonializzazione, crescita dimensionale, accesso al credito, maggiore capacità di investimento, e resilienza”, con “effetti positivi sull’economia nel suo complesso”. Sulla questione della presenza dei revisori del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) nel collegio di revisione o sindacale degli “enti, società, fondazioni o organismi” che hanno ricevuto o che ricevono, “anche in forma indiretta”, contributi a carico delle Stato “di entità significativa” (fissata, in sede di prima applicazione, a 100mila euro annui), ABI esprime dubbi interpretativi: “appare opportuno che la norma sia modificata escludendo espressamente dal suo perimetro applicativo tutti i soggetti privati”. ABI, inoltre, osserva delle criticità anche di profilo costituzionale sul previsto obbligo per le società private di attenersi alle misure di contenimento della spesa pubblica previste della legge di bilancio 2020 (che prevede, a partire dal 2025, il divieto di effettuare spese per l’acquisto di beni e servizi di importo superiore al valore medio sostenuto, per le medesime finalità, nel triennio 2021-2023). Quanto al Fondo di Garanzia per le PMI, l’associazione dei banchieri italiani considera fondamentale, in linea con la posizione espressa da FeBAF, mantenere la capacità operativa del Fondo “agli attuali livelli; tale strumento è infatti centrale nella politica economica del Paese, avendo tra l’altro dimostrato efficacia ed efficienza nel favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese”.