6 novembre – EIOPA, il regolatore europeo del settore assicurativo, si è espressa sulla possibilità di introdurre un requisito di capitale addizionale per investimenti azionari (+17%) e in obbligazioni societarie (+40%) legati ai combustibili fossili.
L’Autorità è intervenuta subito dopo l’adozione da parte del Consiglio della UE della Review di Solvency II, che aveva messo la parola fine ad un processo di revisione della Direttiva sul sistema di vigilanza prudenziale nel settore assicurativo in Europa durato circa 3 anni. Nella consultazione pubblica, che aveva preceduto la relazione alla Commissione europea, erano emersi diversi approcci tra i portatori di interesse nonché considerazioni critiche sulle stesse metodologie impiegate nell’analisi dell’autorità di Francoforte. Criticità condivise da ANIA in coordinamento con l’associazione europea di settore, Insurance Europe. Un’ampia varietà di vedute sul tema è presente nello stesso Board di EIOPA e si è riflessa anche nella lettera di accompagnamento della Presidente, Petra Hielkema, alla relazione finale. Tra le preoccupazioni di carattere generale citate si fa riferimento al fatto che le penalizzazioni (c.d. “brown penalizing factor”) costituirebbero un unicum nel panorama europeo visto che, per il settore bancario, il regolatore di riferimento (EBA) ha ritenuto di non introdurre variazioni nei requisiti di capitale. Inoltre, prosegue Hielkema, è possibile che la complessità e i costi di modellazione associati all’attuazione di queste misure possano superano i benefici attesi e persino che ciò potrebbe potenzialmente ostacolare la transizione riducendo la capacità degli assicuratori di sostenere l’economia in generale.